«Solo un “sostegno diffuso” – scrive Luciano Paschetta, concludendo la sua ampia riflessione sui “mali” dell’inclusione scolastica – permetterà ai ragazzi
con disabilità di frequentare non in modo emarginante e isolato la scuola di tutti, una scuola nella quale, pur nei limiti delle loro possibilità, devono poter apprendere conoscenze e sviluppare
relazioni positive».
“Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno…”. Parafrasando la bella poesia del Leopardi, in
questi giorni mi sono più volte chiesto, ci sarà veramente “il sereno”, dopo la tempesta del “Family Day per la chiesa che pensa Francesco?
“Questo è il Family Day, non l’Handicappato Day.” Una frase spregiativa già di per sé discriminatoria e carica di disprezzo da chiunque sia pronunciata. Ma se è proferita dal
Vicepresidente del Senato della Repubblica e a margine di una manifestazione che intende rivendicare elementi – condivisibili o meno – comunque etici, quella frase diviene quantomeno
grottesca, ma prima ancora rafforza il pregiudizio.
Il Comitato 16 Novembre torna a scrivere al governo, rivolgendosi a Renzi, Lorenzin e Padoan: "Non ci basta essere osservatori nel salotto buono della disabilità: il 2016 sia l'anno della
concretezza". E chiede l'immediata convocazione del tavolo per l'elaborazione del Piano nazionale per le non autosufficienze
“Essere persone disabili non significa essere malati”. Questo è quanto ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza n. 03602 del 2015, nella quale è stato appunto
chiarito che per gli educatori che lavorano nei Centri Diurni Disabili non è necessario il titolo rilasciato dalla facoltà di medicina, essendo prevalente la finalità educativa e abilitativa del
servizio.
Tanti cattolici sono d’accordo con il ddl Cirinnà. Il Family Day di sabato prossimo è in contraddizione con la Chiesa in uscita di cui parla papa Francesco
Con la recentissima
sentenza n.
5428 del 2015 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dai genitori di un alunno disabile a cui il dirigente scolastico aveva assegnato un insegnante di sostegno
per undici ore settimanali al posto delle 24 ore spettanti.
Giornata della memoria 2016
“Non possiamo limitare il nostro impegno alle norme di settore. Le persone con disabilità sono Cittadini e quindi, come ci insegna la Convenzione ONU, i principi di uguaglianza e non
discriminazione devono essere trasversali a tutte le politiche e norme di un Paese.”
Due bare davanti all'altare, un uomo e una donna, morti nel crollo della loro casa una settimana fa, dopo l’esplosione dovuta a una fuga di gas, insieme ad altre persone.