Anno scolastico 2012-2013 - mese di febbraio
Cosimo De Nitto - 23-02-2013
"Scommettere sugli insegnanti", "investire sugli insegnanti", "valorizzare gli insegnanti" et similia sono ormai espressioni che cominciano a logorarsi se non si accompagnano a specificazioni concrete.
L'insegnante è pane, cultura, lavoro. Una metafora? No, la realtà. Coniughiamoli.
Marina Fasce - 22-02-2013
Pochi giorni fa, lunedì 18 febbraio, nel TG1 delle ore 20, un servizio ha illustrato i caratteri della home - schooling: anziché mandare i 4 figli a scuola, due genitori - insegnanti fanno lezione, armati di vari sussidi didattici e citando il computer che, con Internet, può permettere di trovare "tutte le risposte" ai quesiti cercati...
Invito, tutti, a riflettere sulla questione, citando, Clotilde Pontecorvo, illustrissima connazionale, Professore Emerito della Sapienza di Roma, docente di Psicologia dell'Educazione.
Claudia Fanti - 22-02-2013
Supplenza prima ora, terza elementare. (Vengo utilizzata, come tutti, in una delle compresenze con la collega che dovrebbero servire ai recuperi di un alunno in difficoltà. Ormai nessuna di noi ci fa più caso.)
Non conosco per nulla le bambine e i bambini della terza. Entrano alla spicciolata. Capisco subito che ieri hanno ricevuto le schede di valutazione del primo quadrimestre dai loro discorsi assolutamente spontanei: non si accorgono quasi della mia presenza e con lo zaino ancora in spalla iniziano a sciorinare dei numeri...
Conbs - 22-02-2013
Come coordinamento con aderenti in tutte le regioni italiane abbiamo riscontrato, da parte di molti UST e DS, ricorrenti iniziative che precorrono l'attuazione della L.135/2012 tuttora allo studio.

Questo modo di procedere incide in maniera impropria sulla gestione dell'istituto giuridico della UTILIZZAZIONE riguardo ai relativi contratti:
A - diversi docenti dichiarati inidonei dopo il mese di luglio 2012 sono tuttora senza contratto di utilizzazione, "in malattia d'ufficio", in attesa del decreto attuativo della L.135/2012.
B - a quanti è stato fatto un contratto individuale di utilizzazione è stata imposta come destinazione esclusivamente la segreteria
C - molti docenti già utilizzati in biblioteca sono stati spostati d'autorità in segreteria.
Mario Piatti - 22-02-2013
Il Forum per l'Educazione Musicale lancia l'appello MUSICA SCUOLA CURRICOLO TERRITORIO, indirizzato "Al Ministro dell'Istruzione che verrà...".
L'Appello presenta tre fondamentali richieste:
a) inserire organicamente un insegnante specializzato in didattica della musica in ogni scuola primaria;
b) inserire organicamente il docente di materie musicali nella Scuola secondaria di II grado;
c) sostenere le attività formative musicali, e in generale artistiche, anche attraverso deduzioni fiscali.
Giuseppe Aragno - 21-02-2013
Sul filo di lana e nella logica oltraggiosa del "voto utile", Skuola, sponsorizzata da Mediaset e Tgcom24, ha pensato bene di chiarire ai lettori-elettori i progetti per la scuola dai "grandi" protagonisti delle elezioni, senza interpellare gli altri candidati. L'iniziativa è quantomeno singolare. I rapporti tra la scuola malata e l'equipe dei "guaritori" dovrebbero essere ormai chiari: Bersani Monti e Berlusconi l'hanno governata assieme in piena concordia. Assieme hanno deciso i rovinosi tagli, l'illegale concorso a quiz e la sorte riservata ai precari; assieme hanno trasferito milioni di euro dal pubblico al privato in sfregio alla Costituzione e non c'è stato gran dissenso nemmeno sulle campagne di stampa per l'orario dei docenti e l'abolizione del valore legale del titolo di studio.
Enrico Maranzana - 19-02-2013
Dal Piano Nazionale Informatica al Piano Nazionale Scuola Digitale.

Ventiquattro anni separano i due interventi ministeriali, del 1989 il primo, di quest'anno il secondo, provvedimenti che aprono scenari educativi molto, molto differenti.
Le scelte ministeriali degli ultimi anni derivano da sollecitazioni esterne alla scuola: le direttive e le indagini europee, l'invasione tecnologica. Le differenti filosofie che hanno animato il ministero traspaiono anche dal nome assegnato ai due provvedimenti: informatica e digitale.
I loro corrispondenti, in ambito edile sono: edificio e mattone. Le attività ingegneristiche riguardano il primo, il lavoro del muratore il secondo: la capacità progettuale da un lato, gli aspetti tecnico-operativi dall'altro.
Maurizio Tiriticco - 18-02-2013
Tento di abbozzare un elenco di "cose" da chiedere alla nuova maggioranza - augurandomi che abbia una seria consistenza numerica - per quanto riguarda l'attenzione che si dovrà porre nel quinquennio al "Sistema Educativo di Istruzione e Formazione" (l. 53/03, art. 2 e dpr. 275/99, art. 1, c. 2) e le iniziative a lungo termine che si dovranno adottare.

1) PRETENDERE che l'istruzione costituisca un ministero chiave - se è vero che la conoscenza è la molla dello sviluppo, oggi e domani, nelle società avanzate - e che sia affidato a una personalità che sia veramente... capace e meritevole!!!
Mauro Boarelli - 15-02-2013
La campagna per la scuola pubblica Non vi voteremo! se... è in pieno svolgimento. Si rivolge ai candidati al Parlamento e ai candidati alla guida del governo. Non lo fa con una petizione generica, ma con domande precise e circostanziate su alcuni nodi cruciali. Sono domande "pragmatiche", molte si riferiscono a impegni da prendere a breve termine, tutte implicano l'indicazione di precise azioni politiche. E' una campagna di cittadine e cittadini che chiedono precise responsabilità nei confronti della scuola pubblica e proclamano ad alta voce il rifiuto della delega in bianco.
Vincenzo Pascuzzi - 14-02-2013
Si dice "Passata la festa, gabbato lo santo". E' un proverbio che possiamo adattare in "Passato lo voto, gabbata la schola", usando un italiano un po' .... anticato. Il senso è che ora, alla vigilia del voto, tutti i partiti promettono a iosa riguardo alla scuola ma poi, a partire dal 26 febbraio, manterranno poco o nulla accampando le scuse più bizzarre, varie e improbabili.
C'è inoltre la inquietante e sgradevole sensazione che poco o nulla cambierà in futuro per la scuola, per gli studenti, gli insegnati e l'altro personale. Impalpabili elementi inducono la percezione (si spera errata) di un sotterraneo accordo, in tal senso, già in atto e condiviso da una molteplicità di soggetti politici e sindacali.
Giuseppe Aragno - 14-02-2013
Confesso il mio peccato: torno spesso alle antiche letture. Gli anni, la formazione, il tipo di cultura, le scorie fatali della militanza hanno finito per collocarmi in quella sorte di "prigione" che molti, non senza disprezzo, definiscono "ideologia" e una sparuta pattuglia di sopravvissuti ritiene sia coerenza tra un sistema di valori, alcuni strumenti di analisi e scelte di vita che coincidono con opinioni politiche. Questa sorta di confessata sclerosi spiega probabilmente la diffidenza stupita per la fiduciosa ricerca del futuro del sistema formativo negli impegni strappati ai candidati e nella cartastraccia che diventano in genere programmi elettorali.
Claudia Fanti - 12-02-2013
Una delle materie più bistrattate e strapazzate dai programmi, pardon, Indicazioni Nazionali, è la Storia nel primo ciclo di istruzione. Sono sicura che tra gli estensori del documento qualcuno avrebbe compiuto scelte diverse, ma si è trovato in minoranza. Tuttavia in questo campo tanto importante per la formazione dei cittadini e delle cittadine, non dovrebbe contare la contrapposizione minoranza/maggioranza in un gruppo ristretto, bensì sarebbe auspicabile un'indagine a tappeto nelle scuole. Vogliamo riparlarne?
Gennaro Tedesco - 12-02-2013
Ho qui il piacere di raccontare le fasi di una ricerca conclusasi nel dicembre 2002 presso la sede dell'Irre-Lombardia a Milano e rivolta ai docenti del Biennio delle Superiori .
Si sono privilegiati gli spazi aperti, e tutti da esplorare, delle contiguità interdisciplinari in funzione dell'organizzazione di un laboratorio interattivo. Le modalità organizzative di un atelier sono aperte alle esigenze di un costante interscambio allievo-docente e sono indispensabili, oggi , rispetto alla perdita di "memoria" del mondo adolescenziale, per recuperare interesse, motivazione e attenzione.
Enrico Maranzana - 11-02-2013
L'affidare al Collegio dei Docenti l'elezione del dirigente scolastico è un'ipotesi anacronistica, ascientifica, illegale.
Un'idea astratta, indipendente dal campo in cui nasce il problema. Una proposta che non fa tesoro dell'esperienza, del vissuto dell'istituzione.
Un'idea che mortifica la professionalità del docente.
Una materia che è stata ridimensionata da Fabrizio Reberschegg a nome della Gilda: "Noi non vogliamo sostituire i dirigenti scolastici o eliminarli, vogliamo affiancare al dirigente scolastico una figura che rappresenti il collegio dei docenti l'abbiamo chiamata preside elettivo per semplicità. Separare l'amministrazione e gestione di tipo burocratico amministrativo dalla gestione del pof che deve essere in capo del collegio dei docenti".
Vincenzo Pascuzzi - 11-02-2013
Francesca Puglisi (Pd), intervistata l'8 febbraio scorso, riconosceva la maggiore utilità del dialogo e del confronto rispetto al metodo autoritario e verticistico. Queste le sue parole:
«L'idea chiave è, prima di tutto, di metodo politico: la scuola ha subìto tagli, insulti e riforme calate dall'alto. Se vogliamo restituire centralità al sistema nazionale di istruzione, allora non possiamo che ripartire dalla condivisione. Qualsiasi legge, prima di divenire tale, dovrà essere una proposta discussa e condivisa dalla più larga parte del mondo della scuola. I partiti devono fare un passo indietro per poterne fare uno avanti: più umiltà nel confronto con i vari soggetti che lavorano e vivono nella scuola, più capacità di ascolto, e anche più lungimiranza, più capacità di guardare oltre».
Francesco Masala - 08-02-2013
Durante il primo governo Blair venne proposta una riforma universitaria (aumento delle tasse per gli studenti e le loro famiglie). Un deputato laburista votò contro spiegando la sua contrarietà a qualsiasi aumento di tasse per gli studenti ( e le loro famiglie) con il fatto che lui, di famiglia operaia e quindi povera, aveva potuto studiare perché non esistevano tasse. Esiste qualche partito politico italiano che considera la scuola e l'università qualcosa da non far pagare agli studenti (e alle loro famiglie), ma da porre a carico della fiscalità generale? O almeno esiste qualche politico che pensa che studiare possa e debba essere gratuito?
Vincenzo Pascuzzi - 08-02-2013
Con garbo, cortesia, eleganza ma anche con precisione, determinazione e fermezza ben 9 associazioni del mondo della scuola hanno voluto dire la loro sulla valutazione in generale e in particolare sulle prove Invalsi, che ne costituiscono l'aspetto concreto, più rilevante e controverso e che verranno riproposte nelle classi il prossimo mese di maggio. Il loro (delle 9 associazioni) documento costituisce una opportuna, responsabile e utile presa di posizione sull'argomento ma anche una salutare doccia fredda sull'Invalsi stesso, sul Miur suo committente e collaboratore e su coloro che approvano e applaudono acriticamente queste prove e fanno propaganda insistente per merito, meritocrazia e loro derivati.
Enrico Maranzana - 07-02-2013
L'Italia è una democrazia rappresentativa. Il popolo esercita la propria sovranità per mezzo della delega che conferisce al legislatore.
Una scuola è democratica se e solamente se interpreta e applica correttamente la legge dello Stato.
Si propone un test per stabilire la democraticità di un istituto scolastico. La significatività della questione apparirà evidente dopo aver affrontato l'esercizio.
Claudia Fanti - 05-02-2013
Leggo tanti contributi in rete, a volte mi piacciono molto. Ce ne sono di varia tipologia e ognuno accentra il proprio interesse su qualche ambito di rilevanza per la scuola: dagli ambienti fisici ai problemi organizzativi, alle risorse che occorrerebbero per essere al passo con l'Europa...altri denunciano situazioni di emergenza, altri ancora rilevano i fallimenti delle politiche...mi piacciono, mi entusiasmano anche, ma...la scuola si fa, si fa ogni mattina e nel caso della scuola a tempo pieno, anche ogni pomeriggio. E allora? Be', io voglio scrivere nero su bianco che la scuola non si pensa a tavolino, perché leggendo i programmi elettorali e i commenti di autorevoli opinionisti, ho l'impressione che questo fare quotidiano non sia nella testa di coloro i quali ne scrivono, magari colti, dotti, appassionati, ma lontani, sempre più lontani. Il lavoro di una insegnante è il qui e l'adesso, non è il domani, non è il futuro . E' qui.
Laura Alberico - 04-02-2013
La scuola rappresenta l'anello debole di questo sistema. Ci sono state e ci sono ancora tante idee di rinnovamento ma nessuna di queste e' riuscita a fare quel salto di qualità' che le consentirebbe di promuovere e incentivare un cambiamento radicale della sua organizzazione. Troppo e' ancora affidato alla volontà' di tanti che credono che l'istruzione non sia un vuoto contenitore di parole ma un percorso necessario per investire nel futuro, per modellare un processo di "sostenibilità'" ambientale in cui gli strumenti da gestire diventano patrimonio dell'intera collettività'.
Lorenzo Picunio - 02-02-2013
Manca completamente la scuola nei programmi elettorali dei partiti per queste elezioni, e questo è un fatto molto grave.
Genitori, insegnanti, operatori scolastici e studenti sanno che c'è in tutta Italia una situazione drammatica dell'edilizia scolastica, che i costi dell'istruzione aumentano in misura enorme, che l'offerta formativa delle scuole viene limitata dai tagli imposti dal governo (oltre che da quelli che dal governo ricadono a cascata sugli enti locali), che - in concreto - si hanno classi sempre più numerose e minor numero di ore di lezione.
Giuseppe Aragno - 01-02-2013
Sarà capitato per caso, sarà che certa stampa disinforma informando e più che dare notizie accoglie umori, alimenta fermenti e "orienta" le opinioni verso "bisogni privati" a scapito di una visione collettiva dei problemi, la coincidenza colpisce. Giorni fa una lettera scelta da Beppe Severgnini per il suo "Italians", blog storico del "Corriere della Sera", se l'è presa con la scuola, con gli alunni e coi docenti. "Vil Maramaldo..." avrebbe accusato Francesco Ferrucci, ma Severgnini tace e dà spazio all'attacco: ogni anno, quand'è tempo di iscrizioni, inizia una guerra sorda tra genitori, decisi ad assicurare ai figli la sezione d'élite con i docenti "migliori" o quantomeno evitare quella "peggiore".
galassia scuola
Spazio aperto alle riflessioni e alle opinioni personali su quanto avviene nella scuola in generale, nella nostra scuola in particolare, nelle piazze e nei palazzi in cui la scuola è all’ordine del giorno. Insegnanti, ma anche studenti, operatori, genitori … possono dar vita a un confronto su tematiche attuali, a patto che la discussione sia corretta.
Astenersi anonimi e perditempo!
La Redazione
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