Tra Storia, Territorio e Tecnologia
Gennaro Tedesco - 12-02-2013
La ricerca didattica finanziata dall'Irre-Lombardia dal titolo "Storia, Territorio e Tecnologia" - di cui sono stato curatorie e che qui ho il piacere di raccontare - conclusasi nel dicembre 2002 presso la sede dell'Irre-Lombardia a Milano, era rivolta ai docenti del Biennio delle Superiori .
Si sono privilegiati gli spazi aperti, e tutti da esplorare, delle contiguità interdisciplinari in funzione dell'organizzazione di un laboratorio interattivo. Le modalità organizzative di un atelier sono aperte alle esigenze di un costante interscambio allievo-docente e sono indispensabili, oggi , rispetto alla perdita di "memoria" del mondo adolescenziale, per recuperare interesse, motivazione e attenzione. L'approccio esperienziale, di gruppo permette la consapevolezza del poter essere costruttori e protagonisti del proprio percorso didattico, esistenziale ed identitario, di del poter realizzare un proprio progetto e un proprio manufatto. Senza per questo perdere la dimensione comunitaria e contestuale, anzi consolidandola.
Il tentativo dell'azione è stato quello di innovare in termini didattici, metodologici e interdisciplinari, alcuni non esigui modelli macrodidattici. L'intervento non solo strumentale dell'informatica e di Internet ha anche consentito di operare, con un approccio diverso dal solito, su alcuni nodi e snodi essenziali di segmenti curricolari e disciplinari dell'insegnamento-apprendimento del settore antichistico e medioevale, in un rapporto di continuità critica e di interazione col presente anche quotidiano.
Si è inteso proporre ai docenti la necessità di recuperare l'insegnamento-apprendimento del mondo antico e medioevale, ripotenziandolo, a partire dall'immaginario collettivo e dai "meccanismi" di apprendimento non lineare e interattivo degli studenti e degli adolescenti di oggi, evidenziando il ruolo degli agenti e dei luoghi non informali dell'educazione , che proprio l'approccio laboratoriale può contribuire a consolidare .
Le discipline coinvolte sono state storia antica e medioevale, tecnologia, botanica, economia, matematica, informatica, scienze, letteratura italiana, latina e greca, storia dell'arte. Tutto ciò per tracciare un campo interdisciplinare e transdisciplinare a contatto.
I nodi e gli snodi essenziali dei macromodelli indagati sono stati l'evoluzione e la trasformazione storica interdisciplinare di alcuni territori urbani ed extra-urbani di città antiche, per ridefinirne, pur nelle diversità, le caratteristiche comuni, l'incidenza della centuriazione romana sul territorio, attraverso alcuni esempi storico-concreti e la sua persistenza nel presente quotidiano, la nascita, la formazione e lo sviluppo dell'assetto della falange oplitica con il suo impatto sul tessuto sociale, economico, tecnologico e territoriale e le conseguenze geo-politiche dell'invenzione , tecnologicamente determinante del fuoco greco rispetto alle necessità della sua fabbricazione, del suo impiego globale e del suo uso nel contesto del Mediterraneo globalizzato. Il Territorio e la Tecnologia in interazione costante anche rispetto al passato e al presente quotidiano, attraverso l'inquadramento analitico della Didattica della Storia interdisciplinare, hanno contribuito a creare un laboratorio concreto e teorico, volto a dinamizzare la mappa fisica e concettuale di chi, a diversi livelli di responsabilità, vive e opera nella scuola .
Il percorso didattico riguardante l'evoluzione e la trasformazione storica interdisciplinare di alcuni territori urbani ed extra-urbani di città antiche, più esattamente relativo ad una città magno-greca e alla sua evoluzione nel territorio, è stato molto parzialmente affrontato per vari motivi: prima di tutto perché non è stato possibile inserire nel gruppo di ricerca interdisciplinare formatosi all'Irre-Lombardia un docente-specialista di botanica e poi perché, man mano che si procedeva nella ricerca didattica, si è avvertita sempre di più la complessità e la difficoltà degli obbiettivi da raggiungere, che richiedevano e richiedono ulteriori e necessari approfondimenti, in quel momento non facilmente attingibili per carenza di tempo e di fondi. Inoltre si è pervenuti alla convinzione che varrebbe la pena di aprire un dossier a parte per questo complesso e articolato percorso. E l'idea ulteriore sarebbe quella di renderlo esplorativo ed operativo addirittura in una ricerca didattica sul campo, cioè nella scuola prescelta per l'eventuale operazione, con i docenti avvantaggiati dal precedente lavoro intersecante queste problematiche didattiche .
Gli obiettivi della ricerca sono stati la riconsiderazione e il consolidamento dell'approccio storico, interdisciplinare e tecnologico al territorio, la riformulazione di ipotesi interpretative alternative e di percorsi didattici alternativi rispetto alle definizioni correnti, sperimentazione di metodologie operative in funzione della essenzialità, problematicità, storicità e progressività delle competenze nel tentativo di considerare i territori storici esaminati come altrettanti vivai laboratoriali dinamicamente teorici e pragmatici. Altri obiettivi sono stati la transdisciplinarità, la laboratorialità interattiva, la transazionalità, l'approccio olistico, multimediale e informatico (uso di Internet).
Gli esiti del lavoro hanno condotto all'elaborazione di percorsi didattici innovativi dal punto di vista teorico e delle pratiche educative. E' stato prodotto un cd-rom che ha sviluppato un libro estremamente interessante dal punto di vista storico-didattico , una specie di manuale a disposizione dei docenti. E' stato previsto per la ricerca in questione uno spazio informatico interattivo.
Nei limiti del possibile, è stata data la massima comunicazione e diffusione dei risultati, avviando e attuando una prima sperimentazione del lavoro nelle classi.

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