Scheda n. 305 Confermate le prime classi con 20 alunni (D.L. 78/10)

Scheda n.305

Diritto allo studio - Numero alunni per classe

Il 15 luglio 2010 il Senato ha dato voto favorevole alla conversione in legge del Decreto Legge n° 78 del 31 maggio 2010 sulla manovra finanziaria, che dopo il voto della Camera diviene definitivo.

Grazie alla pressione delle Associazioni (espressa anche con un comunicato stampa congiunto FISH e FAND) è stato superato in extremis un pericolosissimo incidente di percorso costituito dall'approvazione in Commissione Bilancio del Senato di un emendamento all'art. 9 comma 15 presentato dei Senatori della maggioranza Esposito e Latronico che così recitava:

«Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81

Il limite citato è di 20 alunni "di norma" nelle classi frequentate da alunni con disabilità.

La deroga a tale limite significava che si sarebbero potute avere non solo prime classi, ma anche quelle successive, con più di 20 alunni e senza più un limite.

A seguito delle forti contestazioni delle Associazioni, i due proponenti l'emendamento hanno diramato la sera del 13 luglio il seguente comunicato stampa:

«Riguardo l'emendamento sulla formazione delle classi in presenza di alunni con disabilità si sta facendo una grande confusione. Infatti lo scopo e l'obiettivo è quello di ridurre il numero degli iscritti all'interno delle classi in cui ci sono alunni affetti da disabilità. Perciò non c'è alcuna volontà di penalizzare i disabili nelle scuole, piuttosto quello di favorire l'apprendimento e la scolarizzazione di questi grazie a classi sempre meno affollate. Per questa ragione, qualora il testo dell'emendamento possa dare adito a fraintendimenti di sorta, affidiamo al relatore ed al governo, in sede di formulazione del maxi-emendamento, il compito di adottare quelle scelte che consentano di raggiungere l'obiettivo di una migliore integrazione dei soggetti affetti da disabilità nel contesto scolastico.»

A questo punto la FISH e la FAND hanno diramato un ulteriore comunicato stampa con cui si chiedeva il ritiro dell'emendamento data l'ambiguità del testo che si prestava ad opposte interpretazioni, come affermato anche nel comunicato dei due proponenti.

Così finalmente il Relatore nella tarda mattinata del 14 luglio dichiarava il ritiro dell'emendamento (vedi comunicato stampa finale FISH-FAND); quindi l'art. 9 comma 15 veniva approvato dall'aula il 15 luglio senza emendamento.

OSSERVAZIONI

Considerato che l'emendamento era stato presentato ed approvato in Commissione Bilancio con il consenso della maggioranza governativa;

Considerato che lo stesso, data la sua ambiguità era stato ritirato con il consenso non solo dei proponenti, ma anche della maggioranza governativa;

Considerato che l'interpretazione autentica datane dai presentatori, con il pieno consenso della maggioranza governativa, era quello di giovare e non di nuocere alla qualità dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con una possibile riduzione a meno di 20 del numero degli alunni per classe, come risulta esplicitamente dal comunicato stampa dei due senatori proponenti, risulta pienamente rafforzata la norma del numero di 20 alunni nelle classi che accolgono studenti con disabilità.

Conseguentemente, qualora gli Uffici Scolastici Regionali ed il Ministero, specie in presenza di alunni con gravi disabilità, volessero far superare il numero di 20 alunni per classe, le famiglie possono legittimamente pretendere che non venga superato tale limite, come espressamente detto anche nella C.M. n° 37/10, ed anzi possono chiedere che si scenda al di sotto di tale numero.

16-07-2010

Salvatore Nocera

Responsabile dell’Area Normativo-Giuridica

dell’Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale

E-Mail: osservscuola.legale@aipd.it

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