La scuola inglese raccontata da un'insegnante

di Anna Graves

I bambini inglesi vanno a scuola all'età di 5 anni, anche se a circa 4 anni hanno la possibilità di andare a scuola per alcune sessioni settimanali, per esempio 3 volte alla settimana, dalle 9.00 alle 12.00.

Le elementari (Primary school) vanno dai 5 agli 11 anni. Le lezioni cominciano verso le 9.00 del mattino e finiscono verso le 3.30 del pomeriggio con due intervalli (brak) di circa 20 minuti e con un'ora circa di pranzo. Durante tutte e tre queste pause gli insegnanti fanno a turno nel sorvegliare gli alunni. Durante il resto della giornata scolastica ogni insegnante ha la sua propria classe che varia dai 25 ai 35 alunni, seduti generalmente in gruppi. Negli ultimi 20 anni circa l'insegnamento nelle elementari è rilassato e l'insegnante non spiega cose alla classe intera, anche se recentemente si diventa sempre più convinti che il metodo tradizionale d'insegnamento (cioè l'insegnante che spiega a tutta la classe) sia più efficace. Negli ultimi 4 anni circa ci sono state nuove direttive sui programmi scolastici sia nelle Elementari che nelle Superiori (National Curriculum), secondo le quali i bambini devono seguire un programma specifico su cui devono dare degli esami (tests) all'età di 7, 11, 14 e 16 anni. Questi tests sono soltanto nelle materie basilari, come l'inglese, la matematica e le scienze al livello delle Elementari e anche in una lingua straniera all'età di 16 anni.

All'età di 11 anni i ragazzi cominciano la "Secondary Education", cioè generalmente vanno ad una Comprehensive School (come la Meadway, dove io insegno) e restano lì fino ai 16 anni (cioè fino alla fine della scuola dell'obbligo), però per la maggior parte restano fino ai 18-19 anni. A 16 anni hanno degli esami che si chiamano "GCSE" (General Certificate Secondary Education). Quelli che restano dopo i 16 anni, fanno i GNVQ (Vocational Qualifications) o gli A' Levels in 2 o 3 materie (un po' come la maturità, ma in numero molto ridotto di materie).

L'insegnamento alle elementari è stressante, perché l'insegnante non ha molto tempo libero durante la giornata, ma almeno gli alunni, generalmente, vogliono imparare. Alle "Comprehensive", invece, l'insegnamento è molto più duro, perché i ragazzi inglesi tendono ad essere indisciplinati e, generalmente, non c'è l'idea che l'istruzione sia importante; quindi, l'insegnante deve far battaglia continuamente: non soltanto deve combattere l'apatia, ma spesso è vittima di abuso verbale. Spesso l'alunno rifiuta di fare quello che l'insegnante gli chiede; i compiti a casa spesso non si fanno e l'unica arma che noi insegnanti abbiamo è la cosiddetta "detention" , cioè possiamo chiedere agli alunni di tornare in classe il pomeriggio per fare una punizione (diamo dei testi da copiare o facciamo pulire i banchi, ecc.). Però anche con la "detention" si fa fatica, perché spesso i ragazzi si rifiutano di venire, specialmente se i genitori rifiutano di lasciare che i figli siano puniti. Recentemente, per esempio, stavo tenendo un ragazzo in "detention", quando all'improvviso la porta si è aperta e la madre è apparsa, dicendo che non avevo il diritto di tenere il figlio in "detention" e dicendomi anche delle parolacce. Il Preside ha dovuto scriverle una lettera, chiedendole di non permettersi più di venire in classe. Fortunatamente questi casi estremi d'indisciplina sono rari nella mia scuola, ma in alcune scuole londinesi sono più frequenti. Il 95% degli alunni rispettano le regole e sono abbastanza ben educati, ma il 5% degli alunni costituiscono un vero problema e rendono la vita degli insegnanti (e degli altri alunni) molto dura.

Nella mia scuola la giornata scolastica comincia alle 8.30; facciamo a turno a sorvegliare per 10 minuti una zona della scuola (tutti facciamo un "duty" una volta alla settimana e poi, una volta al mese, facciamo due "duties" alla settimana). Gli insegnanti che non hanno il "duty", alle 8.30 devono trovarsi nella sala dei professori (staffroom) per un meeting (de-brief) in cui vengono a conoscenza delle novità del giorno. Alle 8.40 gli alunni entrano in classe per la "registration", cioè l'appello. Ogni insegnante ha la sua propria classe (Form o Tutor Group) che prende le iniziali dell'insegnante. Per esempio la mia si chiama "Year 11 AG". L'ideale è che un insegnante prenda una classe a 11 anni (Year 7) e rimanga il suo Form Tutor fino ai 16 anni (Year 11).

L'appello finisce alle 9.05. Durante questi 25 minuti di "registration", si fa l'appello (su moduli speciali per il computer della scuola). Due volte alla settimana ci sono "Assemblies" nell'aula magna, una con il Preside, l'altra con l'Year Head (ogni anno ha un capo e vice-capo; per esempio, Head of Year 11 e Deputy-Head of Year 11). Durante le altre 3 sessioni settimanali il tutor deve fare dei "tutorials", cioè un programma d'istruzione civica e sessuale e, inoltre, deve controllare che i ragazzi portino l'uniforme giusta, che i diari per i compiti siano usati come si deve, che i ragazzi abbiano penne e matite (i libri ed i quaderni sono tutti gratuiti, anche per gli studenti di A'Levels; i ragazzi devono portare soltanto penne e matite, anche se alcuni vengono persino senza una penna).

Le lezioni vere e proprie cominciano alle 9.05. Ci sono 5 lezioni di 59 minuti l'una al giorno, con un intervallo di 20 minuti e la pausa per il pranzo di 50 minuti. Molti ragazzi mangiano a scuola alla mensa, che, però, provvede generalmente cibo che non è molto salutare (patate fritte, salsicce, fritture varie, dolciumi). I ragazzi, che provengono da famiglie povere, mangiano gratuitamente. Durante la pausa di 20 minuti facciamo a turno a sorvegliare (e anche per 10 minuti alle 3.15, cioè alla fine della giornata scolastica). Durante la pausa per il pranzo c'è un "duty" volontario: quegli insegnanti che si offrono per questo "duty" hanno diritto di mangiare gratuitamente alla mensa. In conclusione ci sono 25 ore di lezione alla settimana, oltre ai 25 minuti di appello la mattina e 10 minuti di nuovo appello il pomeriggio.

Io ho 22 ore di lezione alla settimana, più una di supplenza non pagata; mi rimangono solo 2 ore libere, durante le quali, se decido di uscire dalla scuola, devo firmare nell'apposito registro. Ogni insegnante ha la sua propria aula ed ogni 59 minuti lascia uscire una classe ed entrare un'altra; per esempio, la prima lezione è Year 7 French, poi la seconda lezione è Year 13 Italian (A' Level), la terza è Year 10 French , e così via: quindi, anche a livello mentale devo far fatica non solo ad andare dal francese all'italiano e viceversa, ma bisogna anche abbassarsi od alzarsi al livello intellettuale della classe ogni 59 minuti! Dopo le lezioni non si finisce subito, perché prima si hanno le "detentions2, poi bisogna preparare le lezioni per il giorno seguente. Spesso si hanno riunioni (4 volte al trimestre si ha una "Faculty meeting", cioè una riunione di tutti gli insegnanti della stessa materia). Bisogna anche riempire moduli e schede a non finire, specialmente dacché è stato introdotto il National Curriculum. La sera, poi, bisogna ricominciare daccapo, per correggere tests che si fanno regolarmente con ogni classe, "Mock exams" (prove che si fanno prima dei veri e propri esami), i quaderni dei ragazzi (bisogna correggerli parola per parola) e soprattutto la preparazione delle lezioni: con i nuovi metodi d'insegnamento si usa molto la lavagna luminosa: bisogna preparare disegni, strutture grammaticali, ecc). Inoltre, bisogna rifare continuamente i programmi di studio, perché quelli ministeriali cambiano regolarmente ed è necessario aggiornarsi.

Ogni 4 anni, ci sono le ispezioni ministeriali, come quella che abbiamo avuto nella mia scuola alla fine di novembre. La scuola riceve la data esatta dell'ispezione circa 8 mesi prima. Un corpo d'ispettori (circa 15, con specialisti per ogni materia) passa una settimana intera nella scuola e va e viene come gli pare: Vengono in classe ad assistere alle lezioni; analizzano tutti i documenti che la scuola deve produrre; guardano i quaderni degli alunni per vedere se sono corretti o no; analizzano i risultati degli esami: Spesso chiudono le scuole, se non trovano tutto a posto ed a volte licenziano il Preside e lo rimpiazzano, se credono che egli sia incompetente. Le ispezioni sono molto stressanti per gli insegnanti (io mi sento ancora esaurita!).

Poi ci sono i "Parent's evenings", colloqui con i genitori: per ogni età di ragazzi, c'è una serata per il colloquio (per esempio, la settimana scorsa c'è stata la "Parent's evening" degli Year 11). Gli insegnanti arrivano alle 6.30 del pomeriggio e restano generalmente fino alle 10.00 di sera: dipende dal numero di classi che hanno in quell'anno (Year) e da quanti genitori vengono a parlare con l'insegnante (per esempio io ho una classe d'italiano e una di francese nell'Year 11 e avevo circa 30 genitori con cui parlare, ma non tutti sono venuti). Ogni insegnante ha 6-7 di queste serate con i genitori all'anno.

A proposito di insegnanti, qui non esistono insegnanti "di ruolo": Si può far domanda a qualsiasi scuola, dove c'è un posto libero (nel giornale ce ne sono moltissimi ogni settimana), poi si va a fare un colloquio. Se si è accettati, si diventa "permanenti", cioè si occupa il posto finché si vuole. Molti insegnanti si spostano e vanno ad insegnare in scuole sempre diverse.

Circa 5-6 anni fa le scuole hanno cominciato ad amministrare le loro risorse finanziarie: per ogni alunno che si iscrive la scuola riceve una somma di denaro, da cui tutto deve uscire (anche la paga degli insegnanti).

Il 75% delle scuole medie e superiori (insieme) sono Comprehensive Schools, ma in alcune città esistono ancora i Licei (Grammar Schools). Per esempio a Reading c'è un Liceo per ragazze ed uno per ragazzi; circa 200 alunni di 11 anni, provenienti da tutta la regione (Berkshire), vanno a questi Licei, dopo aver superato un esame speciale: praticamente questo significa che i 200 ragazzi più intelligenti della regione vanno alle Grammar Schools, invece di venire a scuole come la mia.
Poi ci sono le scuole private, che sono scuole per i privilegiati, per quelli che possono pagare e che sono rappresentanti della divisione delle classi sociali. I più ricchi non manderebbero mai i loro figli ad una scuola statale qui in Inghilterra, mai ad una Comprehensive School.

Secondo me, le riforme degli ultimi 15 anni hanno portato dei seri lati negativi: prima i ragazzi meno bravi potevano scegliere materie pratiche, come la meccanica; ora il governo ha deciso che tutti debbono avere una larga esperienza scolastica e, quindi, tutti devono studiare una lingua straniera, storia, geografia, ma a scapito di materie pratiche. Il risultato di questo è che quei ragazzi che hanno gravi difficoltà di concentrazione e di apprendimento di concetti astratti, si annoiano in classe ed è qui che cominciano i problemi di disciplina. Il sistema italiano dei vari indirizzi di specializzazione a 14 anni funziona meglio, secondo me, perché i ragazzi che sono bravi in materie pratiche possono fare esattamente quello che interessa loro di più.