Il laboratorio di
storia
A partire dalla metà degli anni '90, un numero sempre maggiore di
scuole chiede con insistenza di aprire laboratori di storia. Eppure:
-
il laboratorio di storia è stato uno degli aspetti contestati
della riforma De Mauro (ricordate le critiche ai "fumosi laboratori" di molti
storici accademici?)
-
l'assenza del laboratorio brillava nella prima versione della
riforma Moratti del programma di storia, in nome della prevalenza di una
"didattica narrativa" tutta centrata sulla lezione. Poi, però, il laboratorio è
entrato anche in questa riforma!
Questi fatti ci spingono a cercare delle spiegazioni:
-
Quali sono gli elementi del suo successo?
-
Che cosa intendono gli insegnanti quando vogliono attivare un
laboratorio storico?
-
Ci sono, in queste richieste collettive, elementi di "mitologia
didattica"? ci sono elementi tecnico-didattici concreti?
-
Ci sono idealità giuste da perseguire?
-
C'è una visione dell'insegnamento diversa e nuova o si tratta di
vecchie cose stantie, da vecchi, e un po' esausti sessantottini?
-
Corrisponde a realtà la sensazione che man mano che si va dalle
elementari alle superiori, diminuisce la richiesta di laboratori?
Tuttavia, il "Laboratorio storico" non è un prodotto "spontaneo".
E' il frutto di una lunga tradizione di ricerca didattica, che ha un momento di
sintesi verso la metà degli anni '80, quando il Landis propone tre accezioni del
termine "Laboratorio" (non necessariamente in antitesi tra di loro.
-
un luogo fisico, individuabile nella scuola, dove si realizza un
approccio alla storia attraverso la ricerca sui documenti
-
un approccio particolare alla conoscenza storica, nel quale
prevale l'operatività
-
un approccio al lavoro dell'insegnante che accentua molto la
cooperazione didattica, e quindi la formazione del docente
Sono passati anni, da quelle definizioni.
Partecipa
al forum
http://ted.scuole.provincia.modena.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=20

La storia è di tutti
Nuovi orizzonti e buone
pratiche nell'insegnamento della storia
le relazioni del
convegno
Ariana
Querzè
La storia è di tutti. Nuovi orizzonti e buone pratiche
nell’insegnamento della storia - introduzione al
convegno
Antonio Brusa
Le sfide dell'insegnamento della storia
Alberto Salza
Darwin fa parte della storia?
Patrick Geary
Quando le nazioni rifanno la storia. La fondazione
dell'Europa
Massimo Montanari
Un medioevo aperto al mondo
Falk Pingel
La storia dopo la guerra. L'insegnamento della storia nei
Balcani
Rafael Valls
Come cambiano i programmi di storia: dibattiti e polemiche
sull'insegnamento della storia. La Spagna
Mario Liverani
Il vicino oriente antico
Anna Beltrametti
Mediterraneo polifonico
Paolo Malanima
Crisi energetica e crescita fra il 1650 e il 1850. La
deviazione europea in una prospettiva comparativa
Tommaso Detti
Economie, imperi, mondi: percorsi di una storia
globale
solo testo testo e immagini
Serge
Latouche
Storia della globalizzazione. Apoteosi e crisi
della'occidentalizzazione del mondo
Giovanni
Gozzini
Percezione e realtà dell'ineguaglianza globale: una visione
di lungo periodo
Arnaldo
Cecchini
La città e la cittadinanza
Huub Kurstjens
E' la storia di tutti?
italiano inglese
Tayeb
Chenntouf
La colonizzazione in una prospettiva
mondiale
Charles Heimberg
Per una storia insegnata da tutti, da qui ad allora, nel
tempo e nello spazio
Maurizio
Gusso
Un approccio equilibrato, plurale e sostenibile alla complessità delle
storie
Ivo Mattozzi
La storia generale: pensarla
diversamente
Pietro Rossi
L'Europa e le altre società
Mauro
Scurani
A proposito di insegnanti e insegnamento della storia. I
risultati di un questionario
la cartella completa (8.580 Kb)
formato word