MILANO, 1890-1915: LA MODERNITÀ SI RACCONTA
Nel suo centesimo anniversario, l’Università Bocconi ha voluto dedicare a Milano questa mostra, significativamente intitolata “ Il mondo nuovo”, per riproporre quell’insieme di idee, di espressioni artistiche, di realizzazioni e sperimentazioni che caratterizzarono il clima morale e materiale della metropoli lombarda d’inizio secolo ; un inizio che ha segnato anche l’inizio della modernità italiana e, con essa, la fondazione di alcune istituzioni che hanno contribuito in modo incisivo a determinare lo sviluppo culturale e sociale della città.
Tra queste istituzioni va annoverata la nostra Università :quella “Università Commerciale Luigi Bocconi” voluta dai milanesi (per cultura e sentire, se non anche per nascita) Ferdinando Bocconi e Leopoldo Sabbatini, nei loro ruoli di imprenditore-mecenate il primo, di illuminato rappresentante di una istituzione a cavallo fra pubblico e privato - quale la Camera di Commercio - il secondo.
La modernità , intesa non solo come riferimento storico ma come dimensione del pensare e del fare, come riflessione sulle proprie origini per comprendere il presente e immaginare il domani, quindi libertà intellettuale, ricerca del nuovo e coraggio di sperimentazione, è stata adottata come il tema di riferimento di tutte le manifestazioni del “centenario” ,accomunate dal titolo “Da cent’anni il futuro”.
Non occorre sottolineare quanto sia denso di problemi il presente e quale responsabilità su tutti noi incomba per le decisioni che devono essere assunte e che contribuiranno a disegnare il futuro.
La Bocconi ha voluto questa mostra anche confidando sulla potenza evocatrice delle arti quale fattore capace di stimolare il sentimento e la ragione, ritenendo che di entrambi oggi vi sia estremo bisogno per sostenere la qualità e la quantità delle sfide da affrontare. |