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Oggetto:Raccolta documenti ministeriali - Storia del Progetto Qualità come proposta di percorso di ricerca e di intervento al fine di favorire un'analisi critica di modelli culturali ed operativi avendo come riferimento la specificità dell'organizzazione scolastica.
Testo:Il Progetto Qualità si è caratterizzato come proposta di percorso di ricerca e di intervento al fine di favorire un'analisi critica di modelli culturali ed operativi avendo come riferimento la specificità dell'organizzazione scolastica.

Il Progetto Qualità si è sviluppato attraverso diversi livelli, tappe del percorso; ogni livello ha obiettivi propri il cui raggiungimento, garanzia di presenza di competenze e risorse, permette di passare al livello successivo.

1° livello: il Progetto Qualità (PQ1) ha avuto come obiettivo il conseguimento della "Qualità di base", cioè l'acquisizione di saperi essenziali , di metodi e di tecniche di lavoro. A tal fine, in ciascuna scuola interessata, si è costituito un gruppo Qualità che, in accordo con il capo di istituto, ha effettuato una prima analisi di modelli positivi e negativi dell'attività scolastica, sperimentando poi metodologie, procedure, strumenti di progettazione per l'attuazione di miglioramenti relativi ad aspetti specifici dell'organizzazione scolastica. Nella maggior parte delle scuole superiori ai Gruppi Qualità sono stati affiancati TUTOR aziendali che hanno costituito un importante punto di collegamento tra scuola e mondo produttivo.

2° livello: il Progetto Qualità (PQ2) si è caratterizzato con azioni di potenziamento delle competenze e di coinvolgimento di tutti gli operatori dell'istituzione scolastica. La scuola, vista come Sistema complesso, agisce in prima persona, individua specifici obiettivi, analizza bisogni personali, istituzionali, sociali che i servizi devono soddisfare, definisce gli adempimenti e le procedure che deve attuare, verifica quanto dichiarato e quanto effettivamente offerto ai destinatari. Si passa così dalla scuola che adempie a prescrizioni alla scuola che programma e opera in piena autonomia progettuale.

3° livello: il coinvolgimento di tutti gli operatori scolastici, l'acquisizione di competenze idonee, la razionalizzazione degli interventi, la programmazione delle attività in funzione di obiettivi e soddisfazione degli utenti, vengono considerate condizioni indispensabili per accedere al livello ultimo del Progetto Qualità: la Certificazione di Qualità.

Il 1° livello (PQ1) è stato realizzato in tutte le scuole che hanno aderito al Progetto Qualità. Il 2° livello (PQ2) , avviato nell'a.s. 1996/97 in alcune scuole di Milano e di Padova, è stato esteso, nell'a.s. 1997/98, ad alcune scuole di Roma, Genova, Pesaro, Terni e Vicenza. Solo alcune scuole di Milano hanno raggiunto il 3° livello.


Il Progetto Qualità nella scuola nasce nel 1990, promosso da Confindustria e IRI con l'approvazione del Ministero della Pubblica Istruzione.
Il 18 luglio 1990 viene siglato il Primo Protocollo d'Intesa tra MPI e Confindustria che partendo dalla valenza educativa e formativa della scuola, ha introdotto l'apporto del mondo produttivo, per organizzare sistematicamente le procedure di gestione del servizio scolastico.

Il Progetto viene attuato per la prima volta, nell'a.s. 1991/92 in due licei di Mantova, con la collaborazione dell'Associazione industriale del luogo.
A Padova nell'anno 1993/94, con il sostegno dell'Associazione industriale e la Camera di Commercio, il Progetto Qualità si estende a 25 scuole medie di I e di II grado.
A Roma, il Consorzio scuola-lavoro, con il supporto delle aziende IRI, promuove la realizzazione del Progetto in 11 scuole superiori.

Il Secondo Protocollo d'Intesa, stipulato il 19 aprile 1994 tra MPI e Confindustria riprende temi già trattati nel Primo Protocollo approfondendone i contenuti, e individua altre aree di interesse per avvalorare il determinante ruolo dell'istruzione e della formazione nel processo di sviluppo del Paese. Vede inoltre la costituzione di un Comitato tecnico-organizzativo paritetico composto da rappresentanti del MPI e della Confindustria con il compito di "predisporre un piano di iniziative da sottoporre all'approvazione delle parti".
Nell'a.s. 1994/95, a Milano, Grosseto, Vicenza, Mantova e Lecco l'esperienza del Progetto Qualità si diffonde in alcune scuole superiori.
A Genova il Provveditorato agli Studi, utilizzando un precedente progetto sulla dispersione scolastica, propone interventi di percorso del Progetto Qualità ad alcune scuole medie e circoli didattici.

Il documento interdirezionale del 12 luglio 1995, riprendendo il Piano nazionale di aggiornamento del 1995 e la Direttiva generale 209 del 15 giugno 1995 che proponevano, a partire dal 1995/96 l'iniziativa del Progetto Qualità, pone la Qualità dell'istruzione come "obiettivo prioritario" per il rinnovamento della scuola e per un nuovo modello di aggiornamento teorico-pratico. Viene previsto quindi un assetto organico del Progetto Qualità che vede l'organizzazione del funzionamento di tre Poli per la Qualità nelle aree geografiche con esperienze più significative, la realizzazione di un sistema di Reti per diffondere il Progetto in alcune province del Sud e la creazione di una task-force di operatori (presidi e docenti) a sostegno degli interventi dei Poli.


In tutte le località interessate al Progetto si sono costituiti Comitati di intesa tra Provveditori, Amministrazioni locali, Associazioni di categorie con il compito di sostenere la Qualità del servizio scolastico. Inoltre, a livello centrale, si definisce un Coordinamento nazionale dapprima affidato alla Direzione Generale Tecnica, successivamente alla Direzione Generale Professionale. Nel quadro di un unico progetto nazionale sia la Direzione generale per la scuola media di I grado, sia la Direzione Generale per l'istruzione elementare producono un proprio modello di Progetto Qualità in risposta alle loro specificità e finalità didattiche. Nel 1997 le scuole coinvolte nel Progetto Qualità sono 287, di ogni ordine e grado distribuite sul territorio nazionale.

Il 16 marzo 1998 il Terzo Protocollo d'Intesa, confermando il raccordo tra Sistema scolastico e Sistema produttivo, dà un ulteriore impulso alle attività di diffusione del progetto Qualità che, pur nella loro specificità, stanno contribuendo alla realizzazione di una visione della scuola come soggetto autonomo sul piano didattico, organizzativo, finanziario, gestionale. Il Progetto Qualità diventa "strumento fondamentale ai fini dell'attuazione e dell'entrata a regime dell'autonomia". Inoltre, l'Accordo sul Lavoro tra Governo e parti sociali del 1998, la Legge sul riordino dei cicli scolastici e l'attuazione di un sistema integrato tra scuola e formazione professionale, danno ulteriore valenza e attualità al Progetto Qualità. A questo punto le scuole coinvolte nel Progetto sono circa 500 di ogni ordine e grado.

I Poli sperimentano nuovi modelli di diffusione e di approfondimento dei principi di Qualità : si sperimentano modelli di comunicazione in rete per formazione continua e a distanza (Roma), modelli di formazione di vari livelli per la diffusione del Progetto Qualità (Milano), modelli di approfondimento del percorso Qualità su supporto informatico (Nord Est). Le scuole coinvolte, su territorio nazionale, di ogni ordine e grado, sono circa 500.

Il Progetto Qualità assume nel corso dell'anno 1999 un modello ed una organizzazione più flessibile e più coerente rispetto alle esigenze della scuola dell'autonomia.
La nuova architettura, in sintonia con la Direttiva generale n. 105 del 16/4/1999, si configura come un vero e proprio impianto di sistema entro il quale ciascuna provincia, sulla base di intese con gli Enti locali e le organizzazioni del mondo della produzione e del lavoro, può costituirsi come "polo" di riferimento per scuole e reti di scuole. I tre Poli originari sono destinati, invece, ad attendere ad attività di studio e ricerca.

In tale ottica a livello centrale:

si è creato un gruppo di studio nazionale misto (Ministero Pubblica Istruzione e Confindustria) per selezionare e presentare i migliori prodotti realizzati dalle scuole anche in collaborazione con i tutors aziendali

sono stati prodotti sussidi didattici, anche in forma multimediale, da inviare ai Provveditorati e alle scuole impegnate nella realizzazione del progetto Qualità;

è stato definito ed è in via di attuazione un programma di formazione di base, a carattere residenziale, sulla cultura della Qualità dei referenti, indicati dai singoli Provveditori, allo scopo di formare degli esperti attraverso i quali meglio diffondere sul territorio nazionale il Progetto Qualità;

è stato definito un modello di formazione a distanza ad integrazione del programma suindicato;

sono stati programmati e realizzati i seguenti progetti territoriali:

"Ricerca quali-quantitativa sui risultati del Progetto Qualità e nuove soluzioni organizzative e operative"

"Formazione di tutor a sostegno degli stages, conoscenze di fabbisogno delle imprese"

"Disseminazione delle forme di collaborazione scuola-industria sul territorio"

"Progetto sperimentale per la promozione di intese-quadro tra Provveditorati e rappresentanze della realtà economica e produttiva"

"Progetto relativo alla formazione dei dirigenti dell'amministrazione"

"Sapere minimo su giovani e lavoro"

è stato organizzato e realizzato, all'interno di "Job & Orienta 99", un convegno sulla certificazione delle competenze anche con riferimento al nuovo esame di Stato, nell'ottica del miglioramento della qualità dell'offerta formativa;

si è provveduto a dare costante supporto ai tre Poli (Roma, Nord-est e Nord-ovest) in tutte le iniziative di implementazione e diffusione del progetto Qualità.

A livello periferico ogni Polo ha strutturato un proprio Sito con il quale gestire la formazione programmata. In particolare:

il Polo Roma ha rafforzato il Sito con il Campus Polo Roma per lo sviluppo dell'attività di formazione a distanza e per le iniziative nei Forum, coinvolgendo anche gli studenti;

il Polo Nord-Ovest (Milano) ha privilegiato un modello modulare di tipo residenziale, raggiungendo le 800 scuole della realtà milanese;

il Polo Nord-Est (Mantova, Padova, Vicenza) ha potenziato il Siqus, un percorso in autoformazione per il monitoraggio dei progetti di miglioramento realizzati nelle scuole.

Il Progetto Qualità interpreta un processo dinamico, in continua evoluzione e diffusione nell'ambito del territorio nazionale che ha coinvolto finora direttamente oltre 1200 scuole e che tendenzialmente, anche attraverso gli interventi in atto a livello interdirezionale, è destinato ad avere una espansione capillare della cultura della Qualità in tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Il 24 luglio 2002 viene siglato il Quarto Protocollo d'Intesa tra MIUR e CONFINDUSTRIA



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