Contributi per acquisto ausili

Domanda

Sono la mamma di un ragazzo di 15 anni affetto da un handicap grave, mio figlio ha frequentato la stessa scuola pubblica dalla materna alla media, dove adesso frequenta la classe seconda. Ultimamente abbiamo dei problemi con la nuova dirigente scolastica perchè, prima di tutto, ha notevolmente ridotto le ore dell'insegnate di sostegno, all'inizio queste erano 13 e adesso sono circa 5 nonostante le necessita di mio figlio siano sempre le stesse dato che il suo handicap non è cambiato. E qui sorge la prima domanda: è giusto? lo può fare?

Abbiamo trovato dei problemi anche al momento di acquistare materiale. Secondo la valutazione del centro della comunicazione Don Gnocchi di Milano, mio figlio ha bisogno di lavorare attraverso un PC con delle caratteristiche specifiche e programmi apposta per incrementare le sue capacità comuinicative. Quando abbiamo richiesto il PC mi è stato detto dalla dirigente che non avevano i fondi per comprarlo perchè il sussidio che arriva dalla regione era stato utilizzato per pagare gli insegnati supplenti, ma può farlo?
L'hanno seguente il PC è arrivato ma di recente è "sparito", è l'unico PC della scuola a essere stato rubato (almeno così mi hanno detto), quindi gli hanno portato un vecchio PC inutillizzato da anni e non adatto a lui in quanto non presenta le caratteristiche nè i programmi di cui ha bisogno. Lo considero un atto alquanto discriminatorio dare a mio figlio del materiale che non usano più neanche nei laboratori della scuola, un PC che non vuole nessuno. Vorrei sapere con quale periodicità la scuola riceve sussidi per gli alunni con handicap, quali sono i controlli sulla gestione di tali sussidi e se io, come genitore, posso essere informata del modo in cui vengono spesi.

Risposta


Lei può chiedere al Presidente del Consiglio di Istituto, che è un genitore, che Le fornisca i dati sull'arrivo annuale dall'ufficio scolastico regionale e provinciale dei contributi per l'acquisto degli ausilii.
La scuola può anche concordare l'acquisto col Comune e potgrebbe anche farselo sponsorizzare da una banca o da un altro ente pubblico o privato.
Se la scuola non dà risposte su come hanno utilizzati i fondi espressamente deidcati all'acquisto di ausilii, faccia una diffida minacciando il ricorso alla L:n. 67/06 sulla non discriminazione delle persone con disabilità.
Salvatore Nocera

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