Più di una guerra è difficile da combattere .....

Domanda

Samo genitori di un ragazzo con DGS ad alto funzionamento(più un altro con una forma grave di handicap, non autosufficiente). e problemi di disfasia che frequenta il terzo anno di una scuola superiore, dopo aver dovuto cambiare scuola al l'inizio del II anno per problemi di bullismo. L'anno scorso la Preside è stata molto presente e attiva, e tutto è andato bene. Ma ora che questa Dirigente è andata in pensione, questa scuola sembra un po' allo sbando emotivo e didattico. Il problema disfasico di mio figlio richiederebbe la disambiguazione e l'esplicitazione del programma scolastico attraverso presidi che tutti dovrebbero conoscere, come riassunti, schede, mappe,griglie(beninteso, ha tanto di sostegno!)...Be', non ha mai portato l'ombra di una riga di sintesi, una parvenza lontanissima di esplicitazione riassuntiva su cui studiare ed essere interrogato, una sottolineatura sui libri. I compiti sono: studiare i capitoli 9,10, 11, 12,13. 

L'interrogazione viene fatta tramite domande aperte("parlami di".....A UN DISFASICO!), il che equivale a fare una valutazione dell'handicap, attraverso la sua esibizione! Le regole sarebbero semplici:costruire o facilitare un sistema di riferimento, farlo studiare su quello, verificare in maniera equipollente su quello, tener conto dei suggerimenti del GLH. E mi dicono:si esprime in maniera molto confusa! DIAMINE...ma è il SUO problema! Ho paura che ci sia una fortissima tendenza a marginalizzare, e, per quanto possibile, e più velocemente possibile, "sbarazzarsi" dei disabili sempre colpevoli di qualcosa. Forse gli insegnanti sono stanchi, o demotivati, o poco guidati, ma ho notato che al minimo appunto facilmente si "paranoicizzano", ed entrano in un clima di persecutorietà  e insofferenza molto controproducente. Certo mi sconvolge che dopo tanti scambi, ancora sembrino impermeabili a concetti come disambguazione del testo, sintesi esplicative, prove programmate equipollenti,comprensione del disagio...o hai un PEI e ti becchi (se vuoi) i crediti e basta, o fai come tutti senza pretendere facilitazioni di sorta! Questo sta deprimendo molto il ragazzo che dimostra un rendimento diversissimo a seconda delle modalità  di proposta e di verifica, per cui ho prodotto io tonnellate di testi sintetici esplicitati, che però loro non gli propongono a loro volta e così amen. Mi chiedo (e le chiedo) come intervenire, tenendo presente la generale stanchezza(?) degli insegnanti, che suppongo però non siano più stanchi di me e di lei, la loro prontezza a "prendersela", ma anche la loro impermeabilità .? Li ho visti e sentiti molto, molto diversi dall'anno scorso, e dopo la tremenda sofferenza dei miei figli e mia, non ce la potremmo fare a ricominciare. chiedo un parere su come muoversi. Ci sentiamo di nuovo molto soli, e i fronti su cui combattere sono veramente tanti,più di una guerra è difficile da combattere.   Risposta   Chieda la convocazione di una riunione del glh operativo con la partecipazione Vostra, degli operatori sanitari che seguono il caso ed eventualmente di un  esperto di una associaizone specializzata nella tipologia del deficit di vostro figlio che possano illustrare ai docenti, compreso quello per il  sostegno, come debbono impostare e realizzare il PEI. Se non Vi seguonio, chiedete l'intervento del Referente per l'integrazione scolastica operante presso l'Ufficio scolastico provinciale o quello regionale. Sono queste le figure di riferimento che dovrebbero sostenerVi nelle Vostre legittime richieste.
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