La legge 112/8 penalizza i lavoratori con figli disabili

Una quindicina di organizzazioni hanno firmato un appello contro la legge 112/08, voluta dal ministro Brunetta: tagliati i fondi della 104/92, che assicura ai lavoratori con familiari disabili 3 giorni al mese di permesso retribuito

 ROMA - La "legge contro i fannulloni" firmata Brunetta manda alla gogna anche i lavoratori con figli disabili: è questa la denuncia che arriva da una quindicina di associazioni, firmatarie di una nota diffusa oggi che ha per oggetto proprio la legge 112/08, pubblicata in Gazzetta ufficiale nel mese di agosto. "Abbiamo scoperto che anche chi si occupa di figli disabili, barcamenandosi con fatica tra casa e lavoro, senza mai avere un attimo di respiro, cercando faticosamente di far quadrare il cerchio sarà punito e messo al bando come lavativo", si legge nella nota. Tra i fondi tagliati dal ministro, ci sono infatti anche quelli della legge 104/92, destinati ai familiari dei disabili, cui si riconosce il diritto di usufruire di  tre giorni al mese di permesso retribuito da dedicare alla cura del congiunto.

 "E' stato così tagliato - si legge ancora nella nota - con un tratto di penna, il salario accessorio ed una serie di altre voci correlate nella fruizione di detti permessi (effettuando un giro di vite anche sulla sindacabilità dei giorni in cui usufruirne), accomunando chi vive ventiquattrore al giorno con l'handicap dentro casa, ad un fannullone che trascorre in altre attività i giorni che dovrebbe dedicare al lavoro".

Dura la condanna delle associazioni: "Si tratta di un grave atto discriminatorio nei confronti dei disabili e dei loro familiari e come genitori di bambini autistici lo vogliamo rimarcare con forza. Un ritorno al passato, una regressione dei diritti della disabilità che limiterà la loro integrazione nella società. E' intollerabile che chi è costretto a sobbarcarsi ogni giorno la fatica di crescere, curare, accudire, tutelare i propri figli, debba vivere tutto questo come una punizione sul posto di lavoro (differenziando, peraltro, i lavoratori pubblici dai lavoratori privati) e arrivando a considerare l'handicap dei figli come un ostacolo anche alla progressione di carriera, in contraddizione con ciò che proprio recentemente la corte di giustizia europea ha stabilito a proposito dei lavoratori di figli disabili, confermando il divieto di discriminazioni sul lavoro per i disabili e per coloro che li accudiscono. Come movimento  di genitori che si riconoscono nel portale  "Emergenzautismo.org" - conclude la nota - insieme ad altre associazioni e comitati di genitori  che si occupano di disabilità, vogliamo far sentire la nostra voce per dire no a questo ingiusto accanimento. Se abusi ci sono stati in passato anche in merito all'utilizzo di questa legge, chiediamo che vengano fatti gli opportuni controlli e puniti i reali colpevoli senza fare di tutta l'erba un fascio. Altrimenti, ancora una volta, coloro che andrebbero sostenuti e difesi si vedranno punire per la malafede di qualcun altro che rimarrà impunito".

Di seguito l'elenco delle associazioni firmatarie: EA (Emergenzautismo); Genitori e Autismo Onlus; Comitato genitori autismo Veneto; Comitato cancellautismo Toscana; Contro autismo Lombardia; Genitori persone autistiche per l'ABA in Lombardia; Galp (Genitori autismo Liguria Piemonte); Oikos Roma; Amici per l'integrazione -Montebelluna; Agsat onlus (Associazione genitori soggetti autistici Trentino; Neomera Calabria e Basilicata; Associazione Con Noi e Dopo di Noi; Arbeitskreis Eltern Behinderter -AEB-  (Associazione genitori di persone in situazione di handicap); Associazione Claudia Bottigelli; Comitato promotore per il prepensionamento genitori di disabili gravi.

(13 settembre 2008)

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