Deficit dell'attenzione, intelligenza artificiale per la diagnosi

Di Rolando Alberto Borzetti - News - 01.12.2023

Agenzia ANSA del 29/11/2023

ROMA. Creato uno strumento basato sull'intelligenza artificiale (AI) che analizza immagini di risonanza magnetica cerebrale per la diagnosi di deficit di attenzione/iperattività (ADHD): il sistema rintraccia differenze nette nel cervello di adolescenti col disturbo, precisamente in nove tratti di materia bianca, ovvero le fibre nervose.
I risultati dello studio saranno presentati oggi al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA).

L'ADHD è un disturbo comune spesso diagnosticato in età infantile e persistente nell'età adulta. Secondo dati dei Centers for Disease Control and Prevention negli Usa si stima che 5,7 milioni di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni ne soffrano. "Il disturbo si manifesta spesso in età precoce e può avere un impatto notevole sulla qualità della vita", spiega il coautore dello studio Justin Huynh, dell'Università della California, San Francisco. "È sempre più diffuso tra i giovani, anche a causa dell'uso eccessivo di smartphone e altri dispositivi molto distraenti".
I bambini con ADHD possono avere difficoltà a prestare attenzione, a controllare comportamenti impulsivi o a regolare l'attività. Diagnosi e intervento precoci sono quindi fondamentali. Ma la diagnosi è difficile e si basa su test non oggettivi: c'è un bisogno insoddisfatto di misure più oggettive per la diagnosi.

Lo studio coinvolge oltre 11.000 adolescenti. I dati di imaging cerebrale includevano un tipo specializzato di risonanza magnetica. Il team ha selezionato un gruppo di 1.704 individui con e senza ADHD. Utilizzando le scansioni, i ricercatori hanno confrontato la materia bianca nel cervello. Le immagini di 1.371 individui sono state utilizzate per addestrare lo strumento di intelligenza artificiale a distinguere i giovani con ADHD da quelli senza Il sistema è stato poi testato su 333 giovani, tra cui 193 con ADHD e 140 senza. Con l'aiuto dell'IA, i ricercatori hanno scoperto che i pazienti con ADHD presentano differenze significative in nove tratti di materia bianca. "Queste differenze non sono mai state viste prima a questo livello di dettaglio", spiega Huynh. "In generale, le anomalie osservate nei nove tratti di materia bianca coincidono con i sintomi dell'ADHD".
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