Scuola e disabilita': guida alle novita' per il sostegno
ROMA. «Nessuno resti indietro» esortava, con l’impeto del fare che lo caratterizzava, don Lorenzo Milani in Lettera a una professoressa. E questo vale ancora di più se si parla di alunni
diversamente abili. Vuol dire che è tutta la filiera dell’istruzione – dal ministero alla singola scuola - che deve farsi carico dello studente disabile. E l’inclusione va intesa
come vera materia trasversale che, dal piano organizzativo a quello didattico, investe tutte le componenti: presidi, insegnanti, famiglie, specialisti, personale Ata e – nei casi in cui è
possibile – gli stessi alunni disabili. È lo spirito della legge, quello con il quale è stato elaborato il decreto 96/2019, emanato la scorsa estate.
Scuola, domande di iscrizione dal 7 al 31 gennaio: ecco come evitare gli errori.
Proprio alle nuove regole per l’integrazione è dedicata la Guida rapida «Sostegno a scuola – Il nuovo decreto sull’inclusione» in uscita lunedì 18 novembre con l’Esperto
risponde del Sole 24 Ore. La Guida rapida descrive i nuovi contenuti normativi. A cominciare dal blocco degli interventi standard, buoni per tutti: ogni alunno è un caso a sé e come tale trattato,
con un Piano educativo personalizzato, si direbbe «su misura» per le proprie esigenze. Accettando il principio riconosciuto dalle Nazioni Unite, secondo cui la disabilità è «in relazione al
contesto». E seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La Guida rapida passa in rassegna anche gli strumenti operativi per scuole e famiglie messi a disposizione dal MIUR. Dal portale web, all’Osservatorio permanente; dalla formazione e
reclutamento degli insegnanti specializzati, fino ai gruppi di lavoro ad hoc che si occupano della tematica, passando dal livello nazionale a quello regionale e provinciale, per finire agli
istituti.
di Claudio Tucci
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