dal Redattore Sociale - Autismo, il Pd lombardo propone una legge per un modello di assistenza integrata

Di Rolando Alberto Borzetti - News - 07.11.2013

 Milano
06 novembre 2013 - 14:54

MILANO – In Lombardia non esiste un sistema unico di diagnosi e cura delle persone affette da autismo. Lo denuncia il Partito democratico lombardo che presenta, per rimediare a questo vuoto, un progetto di legge per delineare delle linee guida da seguire nel sostegno degli autistici. Secondo il testo, il pdl numero 132, il Consiglio regionale dovrà trovare nel bilancio almeno 5 milioni di euro per far partire il progetto. In regione gli autistici sono 90 mila, di cui 10 mila nella sola Milano. L'incidenza è maggiore nei maschi, 3-4 volte di più che le femmine. Secondo quanto stabilito dall'Istituto superiore di sanità, perché la cura sia efficace è necessaria una diagnosi precoce, "meglio nei primi giorni di vita".

In sostanza, il testo del Pd lombardo mira ad uniformare i trattamenti per i pazienti autistici in tutta la Lombardia, creando "una rete assistenziale integrata", che accompagna il malato dalla diagnosi appena nato fino ad un progetto di vita indipendente in età adulta. Capofila della rete sono le Asl regionali, a cui spetta il compito di coordinare gli interventi di psicologi, psicoterapeuti, insegnanti di sostegno, medici e operatori di associazioni specializzate nel sostegno alle famiglie con autistici. Come Angsa, l'associazione nazionale genitore soggetti autistici, che dal 2000 promuove progetti per migliorare la qualità della vita di chi è affetto da questa malattia. "Il paradosso – spiega la presidente dell'associazione lombarda Anna Bovi – è che per uno o due anni la Regione finanzia progetti all'avanguardia che poi finiscono al termine della sperimentazione. Sono anni che chiediamo di rendere sistema il trattamento di questa patologia". La presidente di Angsa Lombardia si dice molto fiduciosa per l'approvazione di questa legge. Al contrario, fino ad oggi si è sempre ragionato in emergenza, con tutti i limiti che questo comporta. Il principale è che non si riesce mai a creare uno standard della cura dell'autistico. Invece il Governo già nel 2011 aveva chiesto alle Regioni di approntare un Piano per la gestione dell'autismo. Basilicata, Calabria, Marche, Molise e Sardegna si sono mosse, la Lombardia non ancora.

Tra i passaggi chiave del testo di legge, che il Pd auspica passi dal Consiglio regionale entro sei mesi, c'è l'introduzione di una Carta dei diritti dell'utente, un vademecum per far conoscere alle famiglie i loro diritti. In parallelo, il Pd propone una formazione permanente del personale e la continua individuazione dei progetti.
"Secondo noi occorre una legge – spiega Mario Barboni – perché finora la politica non se n'è occupata abbastanza. Il testo è lo strumento con cui fissare i paletti per affrontare un problema della nostra società". (lb)

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