Per buona parte delle persone con disabilità in Lombardia il vaccino anticovid-19 è ancora un miraggio.
Riflettere sui diritti delle donne con disabilità in Italia significa raccontare storie di vita individuale, percorsi di riflessione ed emancipazione personale. Vuol dire mostrare i modi in cui
ognuna di noi contrasta la duplice discriminazione che ci colpisce, quella “abilista” – che ci penalizza in quanto portatrici di diversità ritenute fuori dalla “norma”
(cioè dal modello medico), di cui sono vittime anche gli uomini disabili – e quella di genere.
Sono 100.000 i pazienti in Italia, affetti da maculopatia, che non hanno accesso alle cure. Questa situazione, unica a livello internazionale e poco virtuosa per un Paese come l’Italia, deve
essere modificata e migliorata. Per SOI non risulta più tollerabile il silenzio delle Istituzioni che da anni all’unisono e per ragioni di opportunità, ignorano il problema, quasi a voler
confermare che non esiste, così sostenendo incomprensibili false verità.
Brunella vive a Pompei, sola con sua figlia Federica, che ha 35 anni e un disturbo dello spettro autistico. “Frequenta un semiconvitto convenzionato, è esposta al rischio di contagio, ma dei
vaccini non sappiamo nulla: non siamo una priorità. Per lei una quarantena sarebbe impossibile. Un ricovero sarebbe un disastro”
E sia. Al neoministro vanno, senza ironia né obtorto collo, i nostri migliori auguri ché ne ha bisogno eccome viste le innumerevoli istanze irrisolte ancora su piatto complice l’immobilismo e
il rallenty degli ultimi anni e lustri.
Il leader della Lega Matteo Salvini torna alla carica con un suo vecchio refrain. Ma sentiamo davvero la necessità di un ministero per le disabilità? Forse no, anche se è una idea premiata dal
marketing politico non solo leghista. Forse ci manca la trasversalità, non le stanze dedicate, non norme speciali, non solo i capitoli di spesa, ma una spesa attenta alla disabilità.
Fino al 27 febbraio il corso della Sip sull’individuazione. Il pediatra Davide Vecchio: Le linee guida raccomandano la ricerca delle "copy number variation".
Critico il Coordinamento italiano degli insegnanti di sostegno: "Il provvedimento introduce, per la prima volta nella storia dell'inclusione scolastica, la possibilità di esonerare gli alunni con
disabilità dall'insegnamento di alcune discipline o di ridurre l'orario di frequenza, senza valutare le ricadute anche culturali di tale scelta"
Le consulte cittadine ringraziano il commissario Arcuri, ma evidenziano: "Nel piano nazionale delle vaccinazioni, nessun riferimento alle persone con disabilità, tranne quelle 'ricoverate' nelle Rsa,
in gran parte anziane". E indicano "almeno due ragioni" per cui questa priorità deve essere indicata
La Corte d’Appello di Roma conferma l’illegittimità della mancata attribuzione del corretto numero di ore di sostegno e condanna il Ministero per evidente discriminazione, confermando
anche il diritto della famiglia dell’alunno disabile al risarcimento del danno subito per ogni mese di mancato apporto delle ore di sostegno necessarie.