Precari contro l'abolizione delle graduatorie permanenti
Monica Capezzuto - 26-10-2006
LA FINANZIARIA 2007 è certamente l'argomento caldo da un pò di giorni a questa parte.
Il premier ha affermato che una "buona finanziaria deve scontentare tutti" e sembra che ci siano riusciti perfettamente, dando man forte all'opposizione che non si risparmia i "ve lo avevamo detto".
Anche il settore della scuola è stato toccato pesantemente da tagli indiscriminati soprattutto a sfavore dei precari, colonne portanti della scuola statale che dal 2010 vedranno cancellate le graduatorie permanenti, canale di reclutamento al 50% con le graduatorie di merito dei concorsi.
Ciò significa che decine di precari non rientreranno nelle previste immissioni in ruolo - che si vocifera, conti alla mano, che saranno molto meno delle 150.000 ipotizzate - e perderanno di fatto ogni diritto, trovandosi a dover ricominciare da capo, dopo aver lavorato anni da precari con la speranza del ruolo, che le graduatorie permanenti, seppur con un iter molto lento, garantivano.
La cosa più grave però è quella che a perdere in tutto questo saranno gli alunni, perchè si disperderà un enorme patrimonio di esperienze e competenze maturato in tanti anni e che fanno dei docenti Insegnanti con la I maiuscola.
Auspico che il ministro si renda conto di tale iniquità e compia passi significativi per la salvaguardia dei diritti di tutti i precari.
Emendamenti sono stati presentati in commissione bilancio ma non saranno votati se si andrà alla fiducia. Inoltre il recente intervento della Bastico riguardo i precari non chiarisce, bensì aggiunge altri dubbi e confusione; infatti ha affermato che si terrà conto dei titoli e punteggi pregressi, ma non si capisce se nell'ambito comunque di un nuovo concorso. In tal caso, i diritti acquisiti comunque non saranno salvaguardati, perchè i precari, che già hanno alle spalle anni di gavetta, saranno costretti a ricominciare da capo. E francamente mi sembra che ci si avvii verso una selezione naturale di darwiniana memoria. Solo i più forti sopravvivono. Avremo forse una mutazione genetica dei futuri precari o saremo una specie in via di estinzione?
Numerose le iniziative intraprese dai precari di www.scuolanostra.it per sostenere l'approvazione degli emendamenti e difendere i diritti acquisiti. Il metodo Grillo sembra aver funzionato: valanghe di e-mail postate ad oltranza ad esponenti politici, segreterie nazionali, sindacati e quotidiani hanno costretto molti ad una presa di posizione netta contro l'articolo 66, chiamato anche Ammazza-precari.
Tutti i sindacati confederali si sono pronunciati contro e anche da vari esponenti di partito, soprattutto in Rifondazione, si sono mossi per emendare una norma iniqua e per certi versi illegale. Ne sapremo di più dalla conferenza stampa che si terrà nelle prossime ore.

Monica -Napoli

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