Proficue attività dei docenti inidonei
Maria Teresa De Nardis - 20-10-2006
Leggiamo nella Relazione Tecnica del Ministero del Tesoro (Pagg.147-148) : "L'avvio di procedure finalizzate alla mobilità verso altre amministrazioni pubbliche ( ... ) permetterebbe di recuperare allo svolgimento di proficue attività i 4.787 dipendenti di cui sopra, determinando peraltro un risparmio per il bilancio dell'Istruzione" e vorremmo fare alcune osservazioni...

1. Ci sentiamo particolarmente indignati per quell'aggettivo "proficue". Ci sembra infatti che la percezione collettiva del nostro lavoro sia "non proficuo". Allora ci domandiamo: il nostro lavoro è "invisibile" a tal punto? E ancora: chi e perchè ha frequentato i vari corsi di formazione a spese dello Stato? chi manda avanti ogni giorno le biblioteche e i vari progetti scolastici - per non parlare di chi è utilizzato con profitto nelle segreterie delle scuole e negli uffici amministrativi - a 36 ore la settimana e a costo di grandi sacrifici personali?

2. Infatti non bisogna dimenticare che i docenti inidonei all'insegnamento sono idonei, sì, ad altri compiti, ma con evidenti limitazioni che derivano dalle loro patologie. Di queste limitazioni - attestate non da un medico qualunque ma da una Commissione medica di controllo che fa capo al Ministero del Tesoro - pare che i governanti siano all'oscuro o si dimentichino nel momento in cui dispongono della loro mobilità. Quale miracoloso evento permetterà a persone malate di lavorare e produrre esattamente come personale sano?

3. Inoltre, come può essere proficuo un lavoro per il quale non siamo preparati? Lo Stato sperpererà altro denaro pubblico per formarci ad un nuovo compito, dopo averci allontanato dai compiti per i quali ci aveva precedentemente formati?

4. E' forse un modo per metterci in difficoltà in una nuova amministrazione, costringerci a superare il tetto massimo di assenze e quindi licenziarci definitivamente?

Noi desideriamo che su tutto ciò si faccia chiarezza, che cessino le insinuazioni dei politici e degli organi di informazione e il Ministero dica esattamente che cosa intende fare di noi.

Costituzione Italiana Art. 4 : La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.


Maria Teresa De Nardis - Pisa Referente Nazionale CONBS


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 Patrizia Rapanà    - 22-10-2006
La solidarietà è scontata, ma non serve. Una domanda forse sarebbe il caso di porla al signor Napolitano Giorgio oggi Presidente della Repubblica: ha sebnso ancora parlare di costituzionale?

 Guidoca    - 23-10-2006
E' proprio quella la percezione che si ha di noi docenti inidonei: docenti che lavoricchiano senza produrre nulla di proficuo! Vorrei però aggiungere che nel rendere onore al merito dei docenti inidonei (a scanso di equivoci lo sono anch'io) non bisogna fare di ogni erba un fascio. C'è infatti chi nella scuola vegeta o passa la maggior parte del suo tempo a casa.
A Maria Teresa De Nardis vorrei comunque dire anche di non tirare troppo la corda. E' giusta una nostra riqualificazione nella scuola, ma se si ci lamenta anche di un eventuale passaggio in altre amministrazioni, la percezione che dà ai nostri governanti è quella di avere di fronte degli incapaci da licenziare. Non è con questi argomenti che si può pensare di abolire il famigerato art. 35, comma 5 (e 6).

 undi    - 27-10-2006
L'istituto dell' assegnazione a funzioni diverse per motivi di salute è previsto in altre categorie del pubblico impiego. Ma a nessuna di queste categorie è stata posta l'alternativa tra mobilità o licenziamento.
C'è poi da capire perchè si è stracciato un preciso contratto che prevedeva l'utilizzo degi insegnanti inidonei rispettando le loro qualificate capacità professionali. Ci sarà qualcuno che vivacchia, ma ce ne sono molti che lavorano e bene e sono risorse preziose.
Perchè a 5 anni dal pensionamento dovei smettere di lavorare proficuamente e andare a fare l'assistente amministrativo in un comune o all' INPS?
E se mi assorbissero ne comparto ATA della scuola, perchè dovrei essere inquadrata in un ruolo non equivalente ( visto che l'unico equivalente reale sarebbe quello del DSGA).
Senza contare che a suo tempo, si sono scelti gli altri compiti e cioè di restare ( nel mio caso proprio per lavorare ancora proficuamente), metre si sarebbe potuto avere la dispensa. Perchè oggi questa opzione non mi viene più offerta, ma c'è solo l'alternativa: mobilità a ribasso o il licenziamento?
NO, GRAZIE!