Apriamo il nostro cuore
al dolore apriamolo
alla gioia di esserci
di esserci ancora con loro
che non ci sono più
di esserci ancora
col cuore in gola
e gli occhi sgranati
dinanzi alla morte
che ci appartiene
come il mare
come la terra
che ancora trema
come le nostre mani
inutili e lontane
apriamo il cuore e
guardiamo in viso l'altro
che più non risponde
e ancora chiama
chiusa eco del ricordo
nel destino che affligge
l’esserci e il non più