Tiziana Valpiana e le assenze: la bagarre continua
Francesco Mele - 25-03-2003
----- Original Message -----
From: On. Tiziana Valpiana
To: frame52@libero.it ; ........
Sent: Tuesday, March 18, 2003 10:46 AM
Subject: riforma Moratti


Gentile signore,


considero particolarmente umiliante, per un'eletta nelle liste di Rifondazione Comunista, ma, ancor più, per elettori di sinistra (in particolare per elettori che, utilizzando l'e-mail come strumento di pressione, dimostrano di essere in grado di poter agevolmente adire al sito internet della Camera www.camera.it, oppure a Televideo Rai alle pagine 401-407 o, ancor meglio, al numero verde e ufficio reference 800012955 disponibile a fornire dati e indicazioni sull'attività parlamentare) dover perdere del tempo per confutare informazioni errate e di parte, il cui scopo non mi è ben chiaro e identificabile, se non quello di voler creare sfiducia nel popolo delle sinistre e suscitare malcontento verso i partiti e i gruppi parlamentari della sinistra e del centro sinistra, con un antiparlmentarismo tanto qualunquista quanto pericoloso. Troverei inutile, quindi, confutare informazioni palesemente errate e di parte se non avessi ricevuto moltissimi messaggi scandalizzati e preoccupati per le errate informazioni diffuse ad arte da qualcuno per non so quali scopi.

Si imputa a me, come a molti altri deputati del Partito della Rifondazione Comunista o di altri gruppi dell'opposizione, di essere stati assenti, addirittura nei giorni, se non in votazioni, determinanti per l'approvazione della legge di controriforma della scuola della Ministra Moratti. Io posso rispondere, ovviamente, solo per me, ma so che per molti colleghi della sinistra la risposta potrebbe essere più o meno dello stesso tenore. Secondo l'anonimo estensore della mail acriticamente ripresa senza controllo da molti elettori dell'opposizione, io sarei stata assente nei giorni 11 e 13 febbraio, in due giornate di votazioni fondamentali per l'approvazione di una legge deleteria e mortale per il futuro della scuola pubblica nel nostro Paese. Come è facilmente verificabile nei resoconti parlamentari, nel giorno 11 sono state votate le pregiudiziali di incostituzionalità di questa legge (di cui 2 presentate da RC): io ero presente ed ho, ovviamente, votato a favore di entrambe. Durante la giornata dell'11 sono state effettuate in totale 53 votazioni: io ho partecipato a 51 di esse (e devo ammettere che non ricordo precisamente la motivazione dell'assenza alle 2 votazione mancanti, ma posso ragionevolmente pensare che si sia trattato di necessità fisiologiche). Il 12 febbraio si è votata la sospensiva (ero presente ed ho ovviamente votato a favore) mentre poi sono intervenuta sul complesso degli emendamenti, così da permettere alla collega Titti De Simone, che per RC fa parte della commissione Cultura e che quindi ha seguito per noi questo provvedimento in Commissione e in Aula, di poter intervenire poi sugli emendamenti da noi presentati (visto che il regolamento della Camera vieta che chi interviene sul complesso degli emendamenti possa intervenire poi sul singolo emendamento). Il giorno 13 le votazioni, iniziate alle ore 11,37, avrebbero dovuto continuare fino alle 13,30, ma sono invece proseguite fino alle 13,40: per questo sulle 29 votazioni effettuate io ho partecipato a 21, in quanto avevo programmato di potermi assentare dall'Aula con un quarto d'ora di anticipo per potermi avviare alle 13,15 verso l’aeroporto di Fiumicino, appena in tempo per recarmi a prendere il volo delle 14,15 per Verona in modo da poter partecipare alle 17 alla prevista Assemblea della Rete delle Donne di Verona contro la Guerra, evento considerato molto importante nella città in cui sono eletta e che non avrei potuto mancare (forse in quel caso mi sarebbero arrivate centinaia di mail per chiedermi quale altro impegno mai avessi per mancare ad un appuntamento così importante contro una guerra che, forse a torto secondi alcuni, io considero l'evento più pericoloso da scongiurare e cui dedicare tutte le mie forze). Detto questo, oltre ad inviarvi per conoscenza il mio intervento sul complesso degli emendamenti sulla riforma Moratti, non mi resta che auspicare per il futuro una maggiore informazione prima di lanciare accuse disinformate e gratuite, una maggior fiducia e collaborazione fattiva tra eletti ed elettori e ricordare che, se il Governo di centro-destra dispone di un centinaio di voti di maggioranza che fanno la differenza, questo non è certo colpa degli eletti.

Sicura che diffonderete per quanto vi è possibile la verità dei fatti ai docenti, ai genitori, agli studenti, ai cittadini, al paese che hanno il diritto di sapere che anch'io, come gli altri loro rappresentanti ero, come mio dovere, presente e partecipe a questa battaglia di civiltà, che non ero assente e che non ho disatteso le aspettative di milioni di cittadini, che nessuna motivazione personale mi ha impedito di fare il mio dovere di rappresentante in Parlamento, mi auguro che la vostra indignazione si indirizzi nel futuro su strade più certe! Nell'augurarmi che vorrete far conoscere questa mia, assieme alla vostra protesta per essere stati mal informati, al sito del settimanale "diario" ( www.diario.it , diretto da Enrico Deaglio), vi invio i miei migliori saluti e auguri di buon lavoro.


Tiziana Valpiana,
deputata di Rifondazione Comunista eletta nella Circoscrizione Veneto 1


264. Mercoledì 12 febbraio 2003



267. Martedì 18 febbraio 2003





----- Original Message -----
From: francesco mele" A: "On. Tiziana Valpiana"
CC: ..........................
Oggetto: Re: riforma Moratti
Data: Tue, 18 Mar 2003 15:41:04 +0100


Innanzitutto la ringrazio per aver trovato il tempo di rispondere alle sollecitazioni di un cittadino.
Nel merito delle cose che dice voglio ribadire le motivazioni dell'appello a giustificarsi, rivolto ai deputati che risultano assenti durante alcune votazioni importanti nel corso della discussione della legge delega sulla scuola.
Dai resoconti delle votazioni della Camera, 80 deputati dell'opposizione risultano assenti alle prime due votazioni dell'11 febbraio (quelle sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito, finite 170 a 232 e 170 a 230) e ben 105 alle prime due del 13 febbraio (alla terza è mancato il numero legale) nelle quali si votavano gli emendamenti presentati dall'opposizione; di queste ultime due votazioni la prima si è conclusa 151 a 176 (-25) la seconda 157 a 173 (- 16!!!).
Se si sommano insieme gli assenti dell'una e dell'altra seduta, per le votazioni citate, mancano all'appello 131 deputati dell'opposizione, un numero che legittima qualunque richiesta di spiegazioni specie da parte di chi ha fatto e fa della lotta nei confronti delle scelte di questo governo un dovere di militanza civile prima ancora che politica.
Questa richiesta di spiegazioni ha viaggiato per canali che non sono stati nè la stampa nè le televisioni ma una cerchia di persone in contatto via email che direttamente hanno girato la domanda agli interessati, i deputati assenti appunto.
La richiesta di inoltrare tale appello era corredata con documentazioni prelevate dal sito della Camera e che le allego per conoscenza, a dimostrazione che si sono utilizzate informazioni ufficiali e reperibili da tutti.
A tutt'oggi hanno risposto a quell'appello 17 deputati (lei compresa) che su 130 mi sembra un numero ancora poco rilevante.
Ho già ringraziato gli altri 16 - e oggi ho ringraziato lei - di aver sentito il dovere di rispondere alla sollecitazione, ma il problema non è di quei deputati che avevano una giustificazione per quella/e assenza/e (a proposito come potrà vedere lei risulta assente alla seconda votazione del 13 febbraio, quella persa per 16 voti) il problema grosso è di come interpretano il loro ruolo di rappresentanti dei cittadini coloro i quali non avevano alcuna giustificazione per assentarsi.
A tale proposito abbiamo ritenuto estremamente positivo il messaggio ricevuto dall'Onorevole Violante, che le allego, perchè riconosce l'esistenza del problema ed evidenzia la volontà di risolverlo:
agli assenti ingiustificati dei DS per l'Ulivo verrà detto che non è questo il modo di interpretare il ruolo di rappresentanti dei cittadini.
Era questo il senso del nostro appello, era questo l’obiettivo della nostra azione.
La invito pertanto a rivedere il suo atteggiamento risentito e analizzare la questione alla luce di tali considerazioni.

La saluto cordialmente
Francesco Mele




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 Roberta Roberti    - 24-03-2003
Caro Francesco Mele, siamo già da tempo in contatto attraverso il Coordinamento Scuole Parma La scuola siamo noi, di cui faccio parte. Come molti colleghi, ho scritto ad alcuni parlamentari riguardo alle assenze nei giorni in cui si votava la "riforma" Moratti, e diversi di loro mi hanno risposto. In particolare ho trovato molto interessanti le discrepanze tra le diverse motivazioni. La più onesta mi pare essere stata quella di Folena, che tuttavia denuncia molte lacune nell'organizzazione complessiva dell'opposizione, che non darebbe adeguate informazioni ai parlamentari sulle votazioni particolarmente urgenti all'o.d.g.
Da ultimo ha scritto ad un collega Piero Fassino, al quale stasera ho inviato io una mia risposta.
Ti allego tutto il materiale e ti rinnovo la stima per tutto il meraviglioso lavoro che state facendo.

 emilio florio    - 31-03-2003
Apprezzo quello che fa valpiana in parlamento, dovreste considerare che un piccolo gruppo parlamentare è costretto a far lavorare i deputati in modo obiettivamente massacrante.
Le critiche mi sono sembrate un po'eccessive