Grazia Perrone - 05-12-2002 |
Da Descolarizzare la società (1970) (Perché dobbiamo abolire l'istituzione scolastica) "Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista valididità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori i risultati; inl altre parole, l'ESCALATION porta al successo. In questo modo si "scolarizza" l'allievo a confondere l'insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si "scolarizza" la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore. Le cure mediche vengono scambiate per protezione alla salute, le attività assistenziali per miglioramento della vita comunitaria, la protezione della polizia per sicurezza personale, l'equilibrio militare per sicurezza nazionale, la corsa al successo per lavoro produttivo.Salute apprendimento, dignità, indipendenza e creatività si identificano, o quasi, con la prestazione delle istituzioni che si dicono al servizio di questi fini, e si fa credere che per migliorare la salute, l'apprendimento ecc. sia sufficiente stanziare somme maggiori per la gestione degli ospedali, delle scuole e degli altri enti in questione. In questo libro mostrerò che l'istituzionalizzazione dei valori conduce inevitabilmente all'inquinamento fisico, alla polarizzazione sociale e all'impotenza psicologica: tre dimensioni di un processo di degradazione GLOBALE e di aggiornata miseria (...)". In questo libro si evidenzia il ruolo che Illich attribuisce all'istituzione scolastica che trasforma radicalmente il concetto stesso di apprendimento: da attività creativa e "relazionale" in "prodotto", in "bene di consumo". Una "merce", insomma, che, mentre continua a chiamarsi educazione in realtà misura soltanto il rendimento quantitativo certificato da "pezzi di carta" sempre meno credibili ... La complessa analisi di Illich, a partire dalla critica radicale alla scolarizzazione di massa nei paesi dell'America latina negli anni '60 , allarga il ragionamento applicandolo ad altre istituzioni-servizi sociali (quali la medicina, l'informazione, le comunicazioni ...) e rileva che l'evoluzione della società tende a spogliare l'individuo - inteso come essere sociale - delle proprie capacità creative trasformandolo in un ASSISTITO preso a carico per tutti i suoi bisogni esistenziali da servizi sempre più burocratizzati e - nell'era del liberismo tout court - a pagamento. Quanta attualità in questo libro del 1970 ... |